TRA L’URBANO E IL RURALE. METROPOLI E SPAZI RESIDUALI

Eventi

 

h.9.30/13 –  Bergamo, Porta S. Agostino
Tavola rotonda: Le frontiere vegetali nella metropoli
Partecipano: Marco Di Domenico (Univ. Roma Tor Vergata),
Fabio Dovigo (Univ. di Bergamo), Véronique Faucheur
(paesaggista, atelier le balto, Berlino), Centro Sociale Folletto
(Abbiategrasso), Miguel e Pablo Georgieff (architetti, Coloco,
Parigi), Michele Marziani (scrittore, giornalista), Millepiani,
Michela Pasquali (paesaggista, botanica, scrittrice),
Gabriele Rinaldi (Orto Botanico di Bergamo), Testimonianze
delle scuole partecipanti al progetto "Grassroots Education".
Con il sostegno del CREDITO BERGAMASCO

h.14.30/16.00 – Bergamo, Orto Botanico, Scaletta di Colle Aperto
Passeggiata-racconto con Véronique Faucheur (atelier le balto, Berlino)
(max. 25 partecipanti. Prenotazioni c/o Orto Botanico,
tel. 035.286060)

h.16.00/17.30 – Bergamo, Parco La Crotta, Colle Aperto
Spettacolo teatrale Variazioni sul giardino.
Viaggio alla scoperta di un pezzo di Terra
di Lorenza Zambon (Casa degli Alfieri, Asti),
con Lorenza Zambon e Gianpiero Malfatto

h.18.30/19.30 –  Bergamo, Porta S. Agostino
Video/lecture/projection sulle frontiere tra urbano/rurale
con Miguel e Pablo Georgieff (Coloco, Parigi)

TRA L’URBANO E IL RURALE. METROPOLI E SPAZI RESIDUALI
Bergamo, luoghi vari, sabato 4 aprile, 9.30/19.30

La città ha sempre trovato nel rapporto con lo spazio rurale un’occasione di riconoscimento, una dimensione di demarcazione, a volte netta, a volte conflittuale, a volte degradante; in ogni caso la frontiera tra ruralità e urbanità si è spesso espressa in una consolante visione concentrico lineare, per cui la campagna era un puro allontanamento dal centro urbano e non uno spazio in sè. La metropoli, al contrario, si espande modularmente: è un’ entità sfrangiata, occupa territorio ma difficilmente gli dà forma. Tuttavia la sua pervasività non è mai uniforme, è piena di fratture vegetali, di spazi residuali e di interstizi rurali: spazi che a prima vista sembrerebbero “perduti” ma che sfuggendo continuamente ad ogni controllo e messa a valore, possono permettere gesti di riappropriazione e risimbolizzazione. Vorremmo lavorare sul tema del paesaggio come prodotto stratificato, luogo d’incontro di elementi biofisici e antropici, tessuto di memorie e pratiche collettive: una mappa cognitiva da recuperare per progettare nuove possibili pratiche di vivibilità urbana. Le fratture che le frontiere tra urbano e rurale producono – i loro abitanti, le loro modalità di colonizzazione, le loro capacità di accoglienza delle diversità, le pratiche quotidiane che le rendono spazi possibili, intimi, socializzanti e le forme della loro rappresentazione – possono rendere pensabili nuove forme dell’abitare nello spazio fisico, simbolico e sociale della metropoli?

La tavola rotonda Frontiere vegetali nella metropoli (sabato 4 aprile ore 9.30/13, Sala della Porta di S. Agostino, Bergamo alta) tenterà di declinare il rapporto tra realtà vegetali e mondo urbano intrecciando saperi e linguaggi eterogenei. I lavori si apriranno affrontando da un lato il tema delle frontiere vegetali e dei loro attraversamenti con l’intervento di Marco Di Domenico, ricercatore in biologia animale presso l’Università di Roma Tor Vergata e autore di Clandestini. Animali e piante senza permesso di soggiorno, e dall’altro quello delle forme, delle relazioni e delle strutture ad arcipelago degli spazi verdi con le riflessioni della paesaggista Véronique Faucheur, membro del berlinese atelier le balto autore di importanti giardini all’interno di diversi interstizi marginali del paesaggio urbano europeo. Michele Marziani, scrittore riminese e giornalista enogastronomico autore dei recenti Lungo il Po e Sovversivi del gusto, affronterà il tema del paesaggio urbano come luogo intessuto di saperi e memorie contadine da recuperare e continuamente reinventare. Intercetteranno le sue riflessioni alcuni attivisti del Centro Sociale Folletto di Abbiategrasso, curatori dell’iniziativa La Terra Trema e protagonisti di una preziosa riflessione/ricerca sulle agricolture periurbane milanesi (alcuni produttori da loro selezionati offriranno un buffet ai convenuti alla tavola rotonda). La paesaggista e botanica Michela Pasquali, curatrice della collana "Oltre i giardini" per Bollati Boringhieri e autrice de I giardini di Manhattan. Storie di guerrilla gardens, declinerà le pratiche di giardinaggio urbano come manifestazioni del quotidiano gesto di attraversamento di spazi fisici e culturali. Gli architetti/artisti visivi parigini Miguel e Pablo Georgieff, fondatori del collettivo COLOCO, presenteranno una riflessione sulla fruizione e la rappresentazione visiva delle frontiere tra l’urbano e il rurale a partire dai loro progetti di recupero urbanistico (da Parigi a Buenos Aires) e dalle pratiche di esplorazione sulla diversità metropolitana. Fabio Dovigo, docente di metodologia della ricerca pedagogica dell’Università di Bergamo, e Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto Botanico di Bergamo, affronteranno le tematiche pedagogiche e metodologiche insite nel progetto "Grassroots Education", percorso di creazione di orti didattici in alcune scuole del territorio bergamasco (arricchiranno il dibattito alcune testimonianze delle scuole partecipanti al progetto).

La tavola rotonda sarà seguita da due percorsi attraverso zone verdi della città di Bergamo. Véronique Faucheur proporrà una passeggiata-racconto tra reale ed immaginario da svolgersi lungo gli spazi dell’Orto Botanico (partenza ore 14.30 presso l’Orto, Scaletta di Colle Aperto. Max 25 partecipanti, prenotazioni allo 035286060). Alle 16 presso il Parco La Crotta di Colle Aperto l’attrice e regista Lorenza Zambon (Casa degli Alfieri di Castagnole Monferrato) presenterà lo spettacolo Variazioni sul giardino. Viaggio alla scoperta di un pezzo di Terra. Lo spettacolo, accompagnato dalla musiche dal vivo di Gianpiero Malfatto, si propone come un percorso in tre diversi giardini, impasto di terra e di simboli: “Perché il giardino è l'immagine che l'uomo si dà del paradiso. Perché nel giardino possiamo leggere come gli uomini vedono la loro lotta e la loro unione con la natura. Perché un giardino non "serve" a niente, solo a guardarlo e a sorridere guardandolo”.

Chiuderà la giornata La diversità nei paesaggi urbano/rurali, una video/lecture/projection a cura di Miguel e Pablo Georgieff: un intreccio di riflessione teorica e proiezioni video metterà a tema come le frontiere tra urbano e rurale interpellino le forme stesse della rappresentazione spaziale (Sala della Porta di S. Agostino, 18.30/19.30).