“Raccogli, conosci, gusta: asta biodiversa del 9 agosto.”

asta biodiversa, Notizie

 

In principio erano piccoli e neri, anzi violacei. Nel tempo sono arrossiti e oggi ne vediamo di tutte le forme e colori! Stiamo parlando dei pomodori, nella loro versione originaria e come si sono evoluti sino ai giorni nostri. Così è iniziato il racconto di Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto botanico, che domenica 9 agosto nella Sezione di Astino – Valle della Biodiversità ci ha spiegato le caratteristiche e la diffusione dei pomodori.

L’evento Raccogli, conosci, Gusta, appuntamento con la biodiversità che si tiene ogni 2^ domenica del mese ad Astino, ha infatti avuto come focus il pomodoro (Solanum lycopersicum, famiglia delle Solanacee). Ortaggio identitario dell’italianità nel mondo e re indiscusso della tavola estiva, il pomodoro è invece originario dell’America centrale ed è arrivato in Europa solo nel 1540. Prima considerato pianta decorativa e successivamente coltivato ad uso alimentare.

Le prime ricette in forma scritta a base di pomodoro risalgono al 1692, da parte del cuoco di corte Antonio Latini, come ci ha ricordato Cristina Coletto, maestra di cucina che ha deliziato i visitatori con un assaggio di una ricetta intramontabile nella sua semplicità: la pappa al pomodoro.

Il pomodoro è una pianta virtuosa e velenosa al contempo: va mangiato maturo, per coglierne appieno il sapore e le proprietà nutraceutiche, tra cui sali minerali, vitamine e il licopene, potente antiossidante, a cui si aggiungono gli antociani, presenti nella buccia delle varietà nero-violacee, oggi di moda

Invece, quando è verde contiene solanina, una sostanza tossica presente anche in foglie, fusto e radici che sono quindi da evitare. Per conservarne il gusto e la fragranza non va tenuto nel frigorifero, ma a temperatura ambiente.
Di pomodori esistono nove forme e moltissimi colori e sapori. Nell’Orto sono presenti oltre 150 varietà, un vero tripudio di biodiversità, toccato con mano dai partecipanti alla raccolta condivisa, guidata dai volontari dell’Orto.

La raccolta è un’esperienza che coinvolge tutti i presenti in una pratica condivisa e consente di utilizzare le eccedenze dell’Orto, evitando lo spreco alimentare e facendo conoscere l’importanza della biodiversità.
Al termine ha avuto luogo l’asta del raccolto, suddiviso in buste e cesti, che grazie al contributo dato dai partecipanti, consente anche all’Associazione amici dell’Orto botanico, organizzatrice dell’evento, di finanziare le attività dell’Orto, come ci ha spiegato il Presidente Gianfranco Cattaneo.

Un evento che ha un grande significato e valore per l’Orto, che in questo modo semina conoscenza, bellezza, condivisione e piacere di stare insieme, con gusto!
Grazie a tutti i presenti, vi aspettiamo in Orto alla prossima asta, che si terrà domenica 13 settembre.

Testo di Marina, volontaria e socia dell’associazione Amici dell’Orto Botanico di Bergamo ‘Lorenzo Rota’ Valle della Biodiversità che organizza l’evento.