Bergamo 

dal 16 aprile al 1 maggio 2016 

un tradizionale  appuntamento per la nostra città, che quest’ anno ci vede protagonisti con una serie di appuntamenti per tutta la durata della manifestazione presso lo spazio del Comune di Bergamo.

FIORIERE BIODIVERSE
Per tutta la durata della manifestazione troverete  un piccolo allestimento dedicato alla biodiversità realizzato con piante aromatiche e legumi prodotti dalla nostra sezione di Astino “Valle della Biodiversità” e che saranno utilizzate nei nostri laboratori interattivi, dandovi modo di conoscere e apprezzare particolari qualità di vegetali.
Il 2016 è l’Anno internazionale dei Legumi proclamato dall’ONU, per richiamare l’attenzione sulle piante salutari che ci forniscono proteine e amminoacidi importanti, a poco costo e a basso impatto ambientale ed è, principalmente su questi temi,  che si svilupperanno le nostre  attività.

I LABORATORI
I nostri operatori specializzati in metodologie IBSE (Inquire  Based Scienze Education)  e approccio didattico informale e interattivo detto hands-on (toccare con le mani, conoscere attraverso il fare) saranno a vostra disposizione nelle date e nei giorni  sotto indicati, proponendovi interessanti laboratori.
Tutte le attività sono gratuite con ingresso libero fino ad un massimo di 20 bambini/persone

Sabato 16 e Domenica 17 aprile,  ore 18:00/20.00
VITA DA SEME
Laboratorio interattivo e distribuzione semi ai più piccoli. 
Qualsiasi sia la sua dimensione, da punta di spillo a pallone da calcio, il seme sta alla base di ogni catena del cibo. La sua vita è una trasformazione a ciclo continuo. Ma cosa lo rende tanto speciale?

Sabato 23 e Domenica  24 e Lunedì  25 aprile, ore 15:00/16:00
COSA C’È NEL PIATTO?
Laboratorio interattivo adatto a piccoli e grandi.
Una discovery-station delle piante alimentari direttamente dalla Valle della Biodiversità, la nuova sezione di Astino dedicata alle Piante e l’Uomo. Come piccoli scienziati indagheremo ciò che arriva ogni giorno dalla terra ai nostri piatti: scopriremo cosa mangiamo, caratteristiche e curiosità.

Domenica  24 aprile, ore 17:30/19:30
SEMI E SEMINE: UN SEMINARIO PER TUTTI. Da cosa nasce cosa.
Laboratorio interattivo e distribuzione semi ai più piccoli. 
Con un bene prezioso come un seme anche un contenitore, ormai diventato rifiuto, è in grado di creare aspettative e suscitare affetto. Provare per credere.Laboratorio interattivo e distribuzione semi ai più piccoli. 

Sabato  30 aprile e Domenica 1 maggio, ore 14:00/16:00
PROFUMI DA ORTO
Laboratorio interattivo adatto a tutti.
Tocco, annuso, osservo e ascolto. Un percorso multisensoriale tra le meraviglie del mondo vegetale, attraverso la percezione nostra e di qualche altro amico animale.
Siamo proprio sicuri di avere tutti lo stesso “naso”.

SEGNALIBRI PER TUTTI
Da anni, li proponiamo  per comunicare messaggi. In questa occasione li diffonderemo gratuitamente a tutti coloro che frequenteranno lo spazio del Comune di Bergamo.  I più recenti sono dedicati alla sicurezza alimentare, sappiamo davvero cos’è? Vogliamo sapere la tua opinione,  partecipa al sondaggio demoscopico .

Per informazioni: educazione@ortobotanicodibergamo.it.

Scarica il programma della fiera dei librai

Tulipani_Copertina_LibroPer parlarvi di una pianta, questo mese vi parliamo di un vecchio libro per bambini, raro a trovarsi nelle biblioteche, ma che forse qualcuno potrebbe ancora avere nei ricordi dello scaffale.

Nel catalogo storico della casa editrice “il Saggiatore”, fondata nell’aprile del 1958 da Alberto Mondadori e significativamente ispirata all’omonima opera di Galileo Galilei sul metodo scientifico, si trova il titolo di un libro per bambini, Le piante mi hanno raccontato, realizzato dall’illustratore Jean-Paul Barthe e dalla scrittrice Michèle Kahn. Stampato più di quarant’anni fa, nel 1973, sulla base dell’edizione originale francese di Hachette del 1970, questo libro ci interessa per almeno tre motivi.

Il primo. Ogni capitolo del libro è dedicato ad una pianta (dalla rosa alla quercia, dalla ninfea all’abete, ecc.) e uno di questi è dedicato ai tulipani, che proprio in questi giorni stanno dando spettacolo all’Orto botanico di città alta.

Il secondo. Il libro fa parte della Collana “il Saggiatore ragazzi” che, inaugurata nel 1968, aveva l’intento di rivolgere anche al pubblico dei più giovani opere che aprissero il loro orizzonte culturale.

Il terzo. Con la gradevolezza dei disegni e la chiarezza dei testi, il libro insegna ai bambini a prendere sul serio la botanica. C’è anche un indice dei nomi. Nel suo capitolo, il tulipano racconta la vicenda che lo vede protagonista dalla Turchia di Solimano il Magnifico alla “tulipanomania” degli europei, così che storia, geografia, tradizioni e rudimenti di botanica danno luogo ad una narrazione avvincente.

Oltre a dirci che la coltura del fiore è tipica dell’Olanda, ci introduce ad alcuni degli ibridi più diffusi. È semplicistico dire “tulipano”. I tulipani hanno un nome: tulipani Doppi con petali fitti, tulipani Pappagallo con petali frastagliati, tulipani Giglio nati dall’incrocio fra tulipani Darwin e altre varietà, tulipani precoci e tardivi. Se leggerete i nostri cartellini, ritroverete alcuni di questi nomi insieme a tanti altri. Quindi, per un rapido riassunto, le specie del genere Tulipa sono raggruppate in due grandi categorie: quelle spontanee e quelle ibride, coltivate e raggruppate a loro volta in una quindicina di categorie convenzionali, che sono appunto i gruppi che trovate al nostro Orto: Precoci, Tardivi, Giglio, Trionfo, Pappagallo, Kaufmanniana, Greigii, Fosteriana, ecc.

Per ognuno di loro troverete nel cartellino il nome della cultivar.

Quest’anno ci sono 122 cultivar (ma ne esistono migliaia) per 30 bulbi ognuna. Sono quindi 3660 i tulipani che potete ammirare e… ricordare. Un buon esercizio di memoria. Fotografate i fiori, fotografate i cartellini e poi, come un gioco di carte, createvi il vostro memory personale.

Il servizio offerto al pubblico dei suoi visitatori da un orto botanico parte anche da questo. Il nome di una pianta è il primo passo per conoscerla e apprezzarla.

A proposito… dimenticavamo di dire che il libro parla anche del Liriodendron tulipifera (Liriodendro), cioè l’albero dei tulipani, così chiamato proprio per la somiglianza del fiore di questa pianta con il tulipano. Perché val la pena nominarlo? Perché l’albero dei tulipani di Villa Besana a Sirtori in provincia di Lecco è l’albero più alto d’Italia.

ricerca e testo di Barbara Cattaneo

Pag_76-77_Piante mi hanno raccontato_l