Panace di Mantegazza

Come riconoscere la pianta

La panace di Mantegazza (Heracleum mantegazzianum L.) è un’ombrellifera che può raggiungere 2.5-4 metri d’altezza nell’arco di una stagione vegetativa.
Ha foglie hanno grandi dimensioni, profondamente divise, con piccioli ricchi di aculei.
Le infiorescenze, larghe anche mezzo metro, spuntano in estate negli esemplari di almeno due anni. La radice è ingrossata e tenace.
Originaria del Caucaso, è stata introdotta in Europa come pianta ornamentale e si sta inselvatichendo lungo le sponde dei corsi d’acqua, nei prati, in luoghi incolti dove tende a formare comunità dense a scapito della flora locale.

Nella Bergamasca è segnalata in Valle Seriana, tra Ponte Nossa e Clusone, dove sono in corso azioni per eliminarla.

Pericolosità

Cute e occhi: al tatto, in presenza o in seguito a radiazione solare diretta o raggi U.V., provoca gravi infiammazioni della pelle con estese lesioni bollose che possono lasciare cicatrici permanenti. Piccole quantità di linfa negli occhi possono causare cecità temporanea o anche permanente. Queste reazioni sono dovute alla presenza, nelle foglie, nei fiori, nei semi, nel tronco e nella radice di derivati furocumarinici che
sono in grado di penetrare nel nucleo delle cellule epiteliali e legarsi al DNA uccidendo le cellule.
Natura: tende a formare facilmente popolamenti densi. Grazie alle grandi foglie che generano una densa ombra, causa il deperimento e la distruzione della vegetazione indigena. La radice a fittone, lunga fino a 60 cm, consente alla pianta una crescita rapida e una grande capacità di rigenerazione. Inoltre i semi conservano la capacità di germogliare per circa 7-15 anni.

Cosa fare e cosa non fare

La pianta si diffonde tramite semi, anche 30.000 negli esemplari maggiori, trasportati a qualche decina di metri dal vento, oppure a lunga distanza dall’acqua. Quindi è importante intervenire prima della fioritura mediante:

– sfalcio periodico (almeno una volta al mese durante la stagione vegetativa, da aprile), gli esemplari rispuntano ma indeboliti;
– eradicazione, mediante taglio delle radici almeno 10 cm sotto l’inserzione delle foglie basali per prevenire il ricaccio.

Le ombrelle con semi maturi  si raccolgono in sacchi da tenere chiusi ed inviare all’incenerimento con gli altri rifiuti (non compostare!).
L’eventuale diserbo chimico richiede perizia tecnica e attenzione all’ambiente, per limitare gli ulteriori danni.
Tutte le operazioni vanno eseguite con precauzione per evitare contatti epidermici: utilizzare guanti, rivestire le parti del corpo esposte, soprattutto con l’uso del decespugliatore, muoversi con attenzione tra gli esemplari.

È importante allontanare i bambini dall’area di crescita, non toccare a mani nude le piante, non ignorare il problema poiché può causare danno a persone inconsapevoli.

A chi segnalo la presenza

Chiunque trova la panace di Mantegazza  è invitato a segnalarla al Comune di competenza.

Per un’identificazione certa, inviate tramite mail una o più fotografie (max 2 Mb!) scattate da vicino almeno delle foglie a ortobotanico@comune.bg.it oppure gabrielerinaldi@comune.bg.it

Approfondimenti
Panace di Mantegazza. Estratto da: La Flora Esotica Lombarda. E. Banfi, G. Galasso. Pag. 266 Panace di Mantegazza. Lista Nera. Piante esotiche invasive: una minaccia per la natura, la salute e l'economia. Commissione svizzera per la conservazione delle piante selvatiche. www.cps-skew.ch
Panace di Mantegazza. Servizio Fitosanitario Cantonale