GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE ZONE UMIDE

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ll 2 febbraio di ogni anno, in occasione dell’anniversario di adozione della Convenzione di Ramsar, sicelebra la giornata internazionale delle zone umide.

Le aree umide sono tra gli ecosistemi più ricchi di vita, sia animale che vegetale, eppure risultano anche tra quelle più minacciate dalla pressione delle attività antropiche. L’uomo ha infatti bonificato nei secoli vastissimi territori paludosi per ottenere superfici coltivabili e salubri in cui insediarsi. Ciò ha comportato una drastica riduzione dello spazio a disposizione della vita selvatica. Oggi molti di questi territori superstiti sono tutelati da leggi internazionali, nazionali e regionali.

Come mostra il collage di scatti provenienti dalla sezione di Città Alta -Una Finestra sul Paesaggio, anche in città si possono ricreare aree ricche di biodiversità intorno a un piccolo ambiente umido. I laghetti e gli stagni del nostro Orto Botanico ospitano nelle varie stagioni ospiti sia stanziali che di passaggio, come ad esempio: una coppia di germani reali (foto 1), stabilmente presenti sono Il tritone punteggiato (foto2), la rana ibrida dei fossi (foto 3),la libellula depressa (foto 4)e le planarie (foto 5),organismi simili a vermi che vivono sul fondo fangoso molto sensibili agli agenti inquinanti e la cui presenza è indicatrice di una buona qualità delle acque.

Insomma, tante forme di vita e relazioni in poco spazio. È questo l’aspetto affascinante delle zone umide, ambienti da conoscere e tutelare.

Testo: Giulia Torta, agronoma e collaboratrice dell’Orto BotanicoFoto: Stefano Soavi, naturalista, aerotecnico e collaboratore dell’Orto Botanico