Tulipani_Copertina_LibroPer parlarvi di una pianta, questo mese vi parliamo di un vecchio libro per bambini, raro a trovarsi nelle biblioteche, ma che forse qualcuno potrebbe ancora avere nei ricordi dello scaffale.

Nel catalogo storico della casa editrice “il Saggiatore”, fondata nell’aprile del 1958 da Alberto Mondadori e significativamente ispirata all’omonima opera di Galileo Galilei sul metodo scientifico, si trova il titolo di un libro per bambini, Le piante mi hanno raccontato, realizzato dall’illustratore Jean-Paul Barthe e dalla scrittrice Michèle Kahn. Stampato più di quarant’anni fa, nel 1973, sulla base dell’edizione originale francese di Hachette del 1970, questo libro ci interessa per almeno tre motivi.

Il primo. Ogni capitolo del libro è dedicato ad una pianta (dalla rosa alla quercia, dalla ninfea all’abete, ecc.) e uno di questi è dedicato ai tulipani, che proprio in questi giorni stanno dando spettacolo all’Orto botanico di città alta.

Il secondo. Il libro fa parte della Collana “il Saggiatore ragazzi” che, inaugurata nel 1968, aveva l’intento di rivolgere anche al pubblico dei più giovani opere che aprissero il loro orizzonte culturale.

Il terzo. Con la gradevolezza dei disegni e la chiarezza dei testi, il libro insegna ai bambini a prendere sul serio la botanica. C’è anche un indice dei nomi. Nel suo capitolo, il tulipano racconta la vicenda che lo vede protagonista dalla Turchia di Solimano il Magnifico alla “tulipanomania” degli europei, così che storia, geografia, tradizioni e rudimenti di botanica danno luogo ad una narrazione avvincente.

Oltre a dirci che la coltura del fiore è tipica dell’Olanda, ci introduce ad alcuni degli ibridi più diffusi. È semplicistico dire “tulipano”. I tulipani hanno un nome: tulipani Doppi con petali fitti, tulipani Pappagallo con petali frastagliati, tulipani Giglio nati dall’incrocio fra tulipani Darwin e altre varietà, tulipani precoci e tardivi. Se leggerete i nostri cartellini, ritroverete alcuni di questi nomi insieme a tanti altri. Quindi, per un rapido riassunto, le specie del genere Tulipa sono raggruppate in due grandi categorie: quelle spontanee e quelle ibride, coltivate e raggruppate a loro volta in una quindicina di categorie convenzionali, che sono appunto i gruppi che trovate al nostro Orto: Precoci, Tardivi, Giglio, Trionfo, Pappagallo, Kaufmanniana, Greigii, Fosteriana, ecc.

Per ognuno di loro troverete nel cartellino il nome della cultivar.

Quest’anno ci sono 122 cultivar (ma ne esistono migliaia) per 30 bulbi ognuna. Sono quindi 3660 i tulipani che potete ammirare e… ricordare. Un buon esercizio di memoria. Fotografate i fiori, fotografate i cartellini e poi, come un gioco di carte, createvi il vostro memory personale.

Il servizio offerto al pubblico dei suoi visitatori da un orto botanico parte anche da questo. Il nome di una pianta è il primo passo per conoscerla e apprezzarla.

A proposito… dimenticavamo di dire che il libro parla anche del Liriodendron tulipifera (Liriodendro), cioè l’albero dei tulipani, così chiamato proprio per la somiglianza del fiore di questa pianta con il tulipano. Perché val la pena nominarlo? Perché l’albero dei tulipani di Villa Besana a Sirtori in provincia di Lecco è l’albero più alto d’Italia.

ricerca e testo di Barbara Cattaneo

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