La pianta del mese: elleboro, Helleborus L.

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Delicati e discreti gli Helleborus rallegrano ed illuminano in nostro Orto creando angoli suggestivi in questo periodo dell’anno non prodigo certo di fiori.
Appartenenti alla famiglia delle ranuncolaceae hanno foglie sempreverdi e a seconda delle specie presentano fiori semplici a coppa, penduli e con stami dorati, nei colori del bianco, rosa, porpora, verde e persino puntinati.

Amano un terreno piuttosto pesante, buona concimazione ed un’esposizione ombreggiata che rispetti la loro natura di piante dei boschi di montagna.
Una leggenda narra che una piccola pastorella piangeva in disparte presso la grotta di Betlemme, disperata perché non aveva per Gesù appena nato nessun dono, ma un angelo impietosito le mostrò dei fiori candidi appena sbocciati, che la bimba prontamente raccolse per offrirli al Bambino, ed ecco perché l’Helleborus Niger, la cui fioritura inizia già nel mese di dicembre, è chiamato comunemente Rosa di Natale.
Helleborus secondo l’etimologia, potrebbe derivare dal greco, ed è composto da due parole elein=ferire e bora=alimentare che significano “pietanza, nutrimento, cibo mortale, che uccide” .
Gli Helleborus sono infatti velenosi, contengono “elleborina” ed altri alcaloidi tossici (come del resto buona parte delle Ranunculaceae), che se ingeriti in grandi quantità possono provocare vomito, diarrea e arresto cardiaco. Le parti più velenose sono il rizoma e le radici, il veleno può essere assorbito anche attraverso la pelle ed è buona norma lavarsi le mani dopo averle toccate.
Utilizzati in passato nella medicina popolare per curare anche disturbi psichici, ai nostri giorni vengono coltivati solo per uso ornamentale.
Il poeta, giornalista, compositore Pietro Gori (1865 – 1911), dedicò uno struggente carme all’elleboro nel quale si riconoscono le sue pecurialità :

https://www.youtube.com/watch?v=daxuhth6o4Y

Ecco le specie che si possono ammirare fiorite in questi giorni nella nostra sezione di Colle Aperto-Città Alta
IMG_9044Helleborus foetidus L. elleboro puzzolente

Il nome è dovuto all’odore che emanano le piccole ghiandole presenti sulle brattee, peduncoli e calici .
Diffuso in tutta l’Europa occidentale , questa pianta è coltivata fin dall’antichità e fiorisce tra l’inverno e la primavera.

 

Helleborus orientalis Lam., rosa di QuaresimaHelleborus orientalis Lam., rosa di Quaresima
i suoi fiori sbocciano tra marzo ed aprile e proviene dalla Grecia e dall’Asia minore.
Sono state selezionate diverse varietà e ibridi dai diversi colori dal bianco, al rosa, al porpora.
è diffuso in buona parte dell’Europa centrale e meridionale e fiorisce tra l’inverno e la primavera con fiori verdi a coppa.

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Helleborus niger L. rosa di Natale

Elleboro nero dai candidi fiori penduli la fioritura avviene in inverno ed inizio primavera, spontaneo nei nostri boschi

 

 

Helleborus viridis L., elleboro verdeHelleborus viridis L., elleboro verde

è diffuso in buona parte dell’Europa centrale e meridionale e fiorisce tra l’inverno e la primavera con fiori verdi a coppa.

 

 

 

Testi di Nicoletta Bucci.